Il Microcemento
Oggi tentiamo dopo aver approfondito le nostre conoscenze cercheremo di dare una risposta seria a tutti quei clienti che si chiedono quale sia la differenza tra Microcemento e Microresina, viste le continue contraddizioni che si incontrano sul Mercato dei decorativi.
Noi di Pietra Spaccata, in collaborazione con EdilDecorazioni, applicatori da oltre 30 anni, abbiamo in catalogo prodotti per ogni esigenza e di tutte la qualità. Dunque tenteremo di dare una risposta e più oggettiva possibile.
Cominciamo col dire che le superfici in questione sono realizzate con il concorso di tre prodotti:
un Primer o promotore di adesione
una Malta (MICROCEMENTO o MICRORESINA)
una finitura (epossidica o poliuretanica)
La differenza tra Microcemento e Microresina si gioca, come vedete, principalmente sulla malta. La MICRORESINA è un compound di resine epossidiche ed inerti duri (quarzo, diorite, silicei).
Ha caratteristiche di resistenza all’urto ed all’abrasione molto elevate grazie alla forza degli inerti come il quarzo. Ricordiamo che queste superfici si carteggiano con la carta abrasiva 40 o con la pietra.
Ha poi ottime caratteristiche di tenuta e di adesione, grazie alla natura stessa della resina epossidica con la quale si fabbricano i collanti e i prodotti più forti sul mercato. Inoltre, ha una elasticità che permette di realizzare superfici monolitiche senza il rischio di fessurazioni.
IL MICROCEMENTO, invece, è un cemento arricchito con della resina.
Microcemento Milano
Diciamo subito che questo prodotto pur avendo una buona resistenza all’ abrasione ed al calpestio, non può risultare anche elastico, essendo il cemento più rigido e meno forte della resina.
Gli estimatori del Microcemento attribuiscono a tale materiale un potere di adesione elevato in quanto, oltre alla resina, anche il cemento, come tutti sappiamo, ha una sua forza di adesione che si somma a quella della resina con cui è amalgamato.
Infine, grazie al Microcemento, si riescono ad abbreviare un po’ i tempi tecnici di realizzazione di tali superfici in quanto il cemento ha tempi di essiccazione più veloci.
In sostanza questi due ottimi prodotti, entrambi validi, vengono scelti dall’architetto o dal tecnico a seconda delle circostanze.
Useremo senz’altro la Microresina per un lavoro materico o per produrre una superficie effetto pietra, molto resistente al calpestio; sceglieremo il Microcemento per un lavoro dove dobbiamo accelerare i tempi di realizzazione ed avere un aspetto estetico cementizio.
In conclusione siamo col dirvi che i prodotti maggiormente utilizzati in commercio sono i Microcementi e raramente troverete delle microresine. Il Microcemento viene utilizzato da molti estimatori di pavimenti continui che trovano nel prodotto un materiale raffinato ed elegante.
Perché la finitura poliuretanica
Il Microcemento non dovrebbe avere una finitura colorata ma solamente un protettivo trasparente che si applica a fine ciclo lavorativo. Capita sovente che i clienti chiedono di eliminare dei riflessi che sono propri del decorativo materico e per risolvere il tutto bisogna carteggiare il materiale, che inevitabilmente si graffia e modifica ili suo effetto, risultando come difettoso quello che è del tutto naturale. Per questo motivo siamo soliti applicare una velatura di materiali Poliuretanci che uniformano il pavimento o la parete.
E’ il caso di dire che l’effetto proprio del decorativo viene quasi eliminato ma i clienti purtroppo chiedono tutti che il risultato finale sia proprio quello.